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Il look per il rientro a lavoro dopo le vacanze

Il fatidico giorno è alle porte. Non c’è rischio di sbagliare e anche il calendario segna che ormai le ferie sono finite ed è giunto il momento di ritornare alla vita normale e quindi al lavoro. Un ritorno non sempre facile, anzi. Soprattutto se giunge poi alla mente una chiara e sintetica domanda: “e ora, cosa mi metto?”.

In effetti, con ancora 40° gradi fuori non è semplice scegliere il capo perfetto dal guardaroba. Ma niente paura. Ecco alcuni piccoli ma semplici consigli per un look pensato per il rientro al lavoro dopo le ferie estive.
Una volta tornate in ufficio, è importante curare ogni abbinamento che facciamo e renderlo chic al punto giusto pur mantenendo sempre un aspetto sobrio ed elegante. Non dobbiamo mai dimenticarci che siamo in ufficio, o comunque sul posto di lavoro, e non sdraiate al sole in spiaggia.

Quindi assolutamente bandite gonne strette, a tubino con spacchi inguinali o pantaloncini troppo corti e/o in jeans. Per quanto sia la scelta più istintiva da fare quando fuori fa caldissimo, è evidente che in questo caso non sarebbe proprio l’ideale. Non solo, approvati gli abiti a chemisier. Sinonimo di eleganza, sono abiti che arrivano sopra il ginocchio con bottoni e collo a camicia, e che siano a tinta unita o in stampa floreale e vichy non importa, è la lunghezza quella che ci permette di avere poi un outfit di tutto rispetto in ufficio. Anche lo stile minimal, che di solito si accompagna alla scelta di indossare delle chemisier in abbinato a dei pantaloni a campana o a culotte , ha il suo perché. Molto meglio se si scelgono colori come il bianco e il nero.

Ciò non toglie che se optate per un abito corto (ma non troppo) a righe, stile navy, o un minidress longuette in tinte sobrie come il blu, di certo non sbagliate e potete anche osare con i colori. Scelta azzeccatissima anche la scelta del blazer in lino (per le più nostalgiche, è comunque un rimando al mare): a parte la praticità del tessuto, è ineguagliabile in fatto di freschezza. Abbinatelo a un paio di zeppe, magari in corda.

Evitate poi pantaloni skinny, e preferite pantaloni in tessuti leggeri e larghi. Non prendete poi in considerazione i leggins, sia perché non sono adatti ma poi anche perché, diciamolo chiaro e tondo, i leggins non sono dei pantaloni.

Per quanto riguarda le scarpe, invece, qui potete variare tanto: dalle sopra citate zeppe ai flat shoes, i sandali alla schiava e scarpe con un minino di tacco. Ma attenzione. Non troppo. Sarebbe fuori luogo un tacco a spillo, non credete?
L’accessorio invece è sempre ben accetto, sempre però non esagerando.

Quindi forza e coraggio, e buona ripresa a tutte post ferie estive.

 

Credits Immagini: tgcom24.mediaset.it/ pianetadonna.it/

WEAR LIKE: COPIA IL LOOK DI KENDAL JENNER

È la sorella maggiore di Kyle Jenner e sorellastra di Kim Kardashian, è diventata una delle più amate it-girl del momento, vanta oltre 63,9 milioni di followers  su Instagram. Si contende le copertine, le passerelle e le pubblicità più cool del momento, e promette di diventare una delle top model più corteggiate di sempre.

Parliamo di Kendall Jenner che, nonostante la sua giovane età, ci fa capire di avere stile da vendere proponendo outfits semplici ma stilosi.

Nella vita di tutti i giorni sfoggia outfit sportivi ma durante gli eventi mondani non rinuncia ad indossare abiti lunghi dagli spacchi vertiginosi.

Nel suo guardaroba di certo non mancano i jeans, skinny e super strech (Zalando) che abbina a pezzi super basici (come i top crop disponibili su Asos) insieme a lunghi cappotti (Mango) o chiodi di pelle (Zara) : un look casual street-chic.

I tacchi non mancano e sono alternati alle sneakers. Una vera passione sono gli accessori come cappelli e occhiali da sole e le borse griffate (Saint Laurent) che donano più carattere ai suoi look.

Per le serate mondane non rinuncia allo stile anche esibendo qualche scollatura.

Kendal, tutto sommato, è una di noi; il suo look è molto semplice da copiare.

 

 

Lisa Salerno

Credits Immagini: Official website Asos-Mango-Zara-Zalando.

Vacanze: I 5 posti top da visitare in Sardegna

La Sardegna, un’isola che difficilmente si può scordare una volta che la si vede, ha tanto da offrire. Posti incontaminati dall’uomo dove la natura si rivela nella sua più semplice spontaneità. Bella da visitare, non solo d’estate ma anche nei mesi autunnali e primaverili. Ma quali sono i 5 posti top da vedere, se state progettando un viaggio nell’ isola situata nel cuore del Mediterraneo?

1) L’Arcipelago della Maddalena
Sono sette le isole maggiori che formano l’arcipelago della Maddalena, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco (dichiarato nel 1994) della Sardegna. Acque cristalline, il luogo ideale per fare delle escursioni di mezza giornata o anche intera, per raggiungere le piccole spiagge e calette raggiungibili solo via mare. Gli amanti della natura incontaminata apprezzeranno l’aspetto “wild” di questo arcipelago.

2) La spiaggia di Chia
Detta anche “baia” di Chia, dall’omonima torre (Parco Torre Chia), visibile da tutte le sue spiagge, questa spiaggia deve la sua bellezza alla limpidezza delle sue acque e della sua sabbia chiara. Nella zona si può visitare anche l’area archeologica di Nora, di origini puniche, considerata la più antica città della Sardegna. L’area di Chia si estende fino a Capo Spartivento, dove si trova il suggestivo Faro di Capo Spartivento, tuttora funzionante e adibito a guesthouse di lusso.

3) Alghero e Bosa

Due posti in Sardegna degni di essere visitati, situati nella costa nord occidentale, separate tra loro da circa 50 Km. Alghero dalle origini Catalane, vanta un suggestivo centro storico e meravigliose spiagge. Bosa è più piccola, ma ha quel fascino romantico tipico delle città di fiume con le case a schiera tutte colorate. Definita uno dei borghi d’Italia più belli.

4) La Penisolas del Sinis

Una delle coste più particolari e forse meno conosciute dell’Isola, l’ area marina protetta, presenta caratteristiche uniche. Dalla spiaggia di quarzo bianco e rosa di Is Aruttas si passa a pochi km di distanza alle coste rocciose della spiaggia di San Giovanni del Sinis, con le rovine greche di Tharros, fino ad arrivare a tante altre spiagge, ognuna con le proprie peculiarità. Qui sono stati ritrovati i Giganti di Mont’e Prama, visibili sia al Museo archeologico di Cagliari e sia in quello civico “Giovanni Marongiu” di Cabras, un suggestivo borgo vicino a queste coste, noto anche per la produzione della bottarga di muggine, oltre che per la sua bellezza. Uno dei prossimi eventi, interessante da vedere è la tradizionale Corsa degli Scalzi, ai primi di settembre. Per info: www.corsadegliscalzi.it

5) La gola di Su Gorroppu
Il canyon più profondo dell’Isola e uno dei più profondi in Europa, si trova in Ogliastra, la parte sud-orientale della Sardegna. Un posto unico nel suo genere, dove è possibile visitare e ammirare le terre dei centenari. Una leggenda narra che in questa regione sarda vi sia una porzione di terra magica: il fortunato che vi passa sopra, avrà una lunga vita. Ma nessuno sa dove sia. In questa parte più selvaggia della Sardegna c’è, per chi volesse, un percorso escursionistico interessante da fare.

Questi sono solo alcuni dei posti da visitare se ci si trova in Sardegna, ma in realtà ogni volta che ci si viene in vacanza, è un’occasione unica per visitare qualcosa di nuovo che questa terra centenaria ha da offrire sempre e comunque, con le sue tradizioni e usi che restano tutt’oggi, radicati nella cultura sarda.

 

Credits Immagini: museodicabras.it/tripadvisor/wikipedia/agriturismocaposanmarco.wordpress.

 

 

Tendenze moda mare 2017: vince lo “shapewear”

Qualcuno cantava “l’estate sta finendo, e un anno se ne va”. In realtà siamo in pieno agosto e il mare fortunatamente ci farà compagnia ancora per un bel po’, ma la moda si sa, non si ferma mai ed è sempre un passo in avanti con i tempi. Una vera “trend hunter”, giocando d’anticipo, sta già individuando quali saranno le tendenze della moda mare per il beachwear, estate 2017.

E questo lo può fare dando un’occhiata all’ indagine realizzata dal salone beachwear Maredamare, in collaborazione con i fashion hunter, cacciatori di tendenze, di 5FORECASTORE, tenutosi dal 23 al 25 luglio scorso, all’interno della Fortezza da Basso di Firenze, rivelandoci qualche anteprima e novità.
Per l’estate prossima ormai è chiaro che trionferà lo “shapewear” da spiaggia. L’ideale per chi ha qualche curva in più o non si sente mai del tutto a suo agio in costume. Ci saranno, infatti, meno bikini ma più culotte o slip a vita alta, mentre torna in auge il costume intero e tutti quei beachwear modellanti.

Alla fiera, hanno partecipato 200 brand del settore internazionale, e le loro previsioni annunciano un leggero calo di vendite del bikini a favore del modello “meno micro-slip”, preferendo lo shapewear. I tessuti saranno sempre più tecnici. Addio poi al modello trikini, accompagnato dal pareo, che verrà sostituito da abitini, poncho e kaftani.

Per quanto riguarda invece disegni, tagli e materiali sono quattro i temi chiave. Il primo è il bourgeoise, i modelli si ispirano alle atmosfere dell’alta società francese e le loro feste in giardino o a bordo piscina, riportandoci indietro nel tempo tra gli anni 60 e 90. Il secondo è, invece, il tema flamboyant, un mix di materiali, colori e stampe ispirati all’energia dei Paesi del sud. Segue, impression, ovvero i costumi che si ispirano al mondo dell’intimo e dello sport. Infine il tema survivalist, che s’ispira all’acqua e propone un design futuribile. I tessuti sono tecnici e innovativi, come il tessuto Barracuda del Maglificio Ripa, a microsquame o quello del Bellagio della Tessitura Taiana, che modella e tonifica il corpo.

Quindi, segnatevi queste piccole anticipazioni e non lasciatevi trovare impreparate per l’estate 2017.

 

Credits Immagini: Elle.it/ ansa.it

WEAR LIKE: COPIA IL LOOK DELLE CELEBRITIES IN SPIAGGIA

Continua la rubrica Wear Like, che non va in ferie ma vi consiglia i look da sfoggiare durante le vacanze, ispirandosi allo stile delle celebrities in spiaggia.

Le novità dell’estate? Il costume intero, come quello indossato dalla cantante Ellie Golding e il due pezzi con lo slip a vita alta di Gigi Hadid.

Il costume intero lo si può trovare da Calzedonia mentre il due pezzi è proposto da Tezenis.

Le coroncine nei capelli arricchiscono il look da spiaggia donando un’aria fresca, sbarazzina, un po’ hippy… e Beyoncè lo sa bene. Disponibile su Asos ad un prezzo accessibile.

Un must have dell’estate ormai è rappresentato dagli shorts. H&M propone un modello a vita alta da indossare sopra al costume, come l’attrice Emma Roberts.

Per quanto riguarda il look per l’aperitivo dopo una giornata passata al sole bisogna affidarsi a due che di stile ne sanno qualcosa: la modella Naomi Campbell e la cantante Jennifer Lopez.

Naomi si presenta in spiaggia con un kaftano in pizzo (si può trovare da Calzedonia) e un cappello da pescatore(Asos).

Jennifer invece è più casual chic, indossa una maxi gonna, un foulard attorcigliato alla testa e occhiali a forma di cerchio. (Gonna e foulard Yamamay e occhiali Ray-ban).

Le celebrities sono sempre un passo avanti in quanto a stile, anche in spiaggia…beh non resta che prendere spunto!

 

Lisa Salerno

Seletti wears Toiletpaper: le nuove proposte

Seletti, il design brand italiano più innovativo e ironico, sceglie ancora Maison&Objet per presentare a Parigi le sue novità.

Lo stand parigino sarà la vetrina ideale per offrire ai visitatori un’ampia panoramica sui nuovi prodotti della collezione Seletti wears Toiletpaper, su quelli realizzati in collaborazione con il marchio di moda Diesel e su alcune nuove proposte nel settore lighting.

La collaborazione tra Seletti e il magazine di sole immagini Toiletpaper, creato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, si arricchisce con nuovi tappeti nelle versioni rettangolare e tonda.

Il catalogo Diesel Living with Seletti vede invece l’inserimento di una nuova collezione di oggetti ispirati al bricolage e le cornici luminose Frame It; mentre al catalogo lighting si aggiungono le nuove lampade Mouse di Marcantonio Raimondi Malerba e il Dr. SELETTI realizzato in collaborazione con Atelier Biagetti.

I tappeti Seletti wears Toiletpaper, vere e proprie opere d’arte, sono disponibili in 14 versioni: a Two of Spades, Eye & Mouth, Fingers, Lipsticks rectangular, Phone, Legs si aggiungono le nuove fantasie Snooker, Cat, Lipsticks round, Teeth, Food with Holes, Game Over, Lady on a Carpet, Snakes

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Vacanze in barca – How to wear

L’estate significa mare, spiaggia, abbronzatura, divertimento ma anche viaggi. È il periodo dell’anno in cui si può staccare la spina e decidere di cambiare rotta anche se per pochi giorni. E se lo si fa in barca a vela, non bisogna farsi trovare impreparati riguardo il come vestirsi e cosa portare in valigia. Niente paura donne! Bastano un paio di consigli e di linee guida e il gioco è fatto.
Primo
Ricordarsi che in barca c’è poco spazio. Una banalità questa ma che può risultare molto utile specie per chi è abituata a grandi valigioni e non pensa che la praticità in questi casi sia d’obbligo. Quindi donne optate per una borsa da viaggio morbida e comoda.
Secondo
Il capo di abbigliamento obbligatorio è, senza ombra di dubbio, il costume! Portatevi tanti costumi: dai bikini, ai modelli a fascia o, ancora, a quelli interi. Occupano poco spazio, quindi abbondate!
Viene da sé, che se fate una vacanza estiva in barca passerete la maggior parte del tempo a prendere il sole, perciò scegliete parei o kaftani comodi, colorati e, soprattutto, leggeri.
Terzo
Un altro consiglio che può risultare scontato ma di estrema importanza è questo: scegliere il guardaroba in base al vostro itinerario. Se avete in programma di scendere dalla barca e fare vita mondana, ricordatevi di prendere qualcosa per la sera, dagli abiti freschi e lunghi, ai pantaloni stile capri, agli shorts in abbinato a dei top, per le occasioni più eleganti.
Quarto
Per quanto le donne, si sa, amino i tacchi, in barca questi sono sconsigliati per motivi non solo pratici ma anche di sicurezza. Nulla vieta di portarne un paio (o più) se avete intenzione di indossarli per la serata a terra. In barca però, sempre scarpe comode come slip on, sandali bassi, espadrillas. L’ideale è che tutte abbiano la suola in gomma in modo da evitare di scivolare e rovinarvi la vostra vacanza.
Quinto
Un panama o un bel cappello a falda larga. Fa un po’ vip ma in realtà è indispensabile se non volete prendere brutte scottature o insolazioni.

Sesto

Visto che siete in barca perché non optare per qualche look in stile navy. Questa è l’occasione giusta per indossare le righe. Che sia un abito, pantaloni, maglia con scollo a barchetta o un qualsiasi accessorio, o anche gli stessi costumi, la regola è: righe!
Settimo
Concludiamo con un bel accessorio glamour, che sia un foulard da metter al collo o in testa per ripararvi dal vento, o che siano un bel paio di occhiali da sole, giocate con l’accessorio. Sentitevi un po’ chic. Del resto, non capita tutti i giorni di passare una vacanza in barca quindi perché non osare e godersela un po’?

 

Credits Immagini: donnaclick.it/ vogue.it/ elle.it/

Farfetch lancia il vintage Shop Hall of Fame

Il Vintage rimarrà per sempre uno stile unico, passato ma senza tempo dalle caratteristiche uniche. Farfetch lancia il Vintage Shop Hall Of  Fame: una collezione selezionata di accessori unici indossata nel corso del tempo da personaggi unici che hanno reso gli stessi pezzi di grande valore.

La Moda – lo sappiamo  – è come l’Arte. Proprio come dipinti e sculture, la moda ha il suo gruppo d’elite di capolavori – gli equivalenti sartoriali della Gioconda e il David di Michelangelo. Molti negozi hanno rivelato che la famosissima borsa Birkin è aumentata di valore sul mercato azionario degli Stati Uniti (una valore che è già di per se elevato). Una borsa nata grazie alla creatività del suo inventore, Jean-Louis Dumas che incotrò sull’aereo l’attrice Jane Birkin con la sua borsa da viaggio, da lì decise di creare una borsa che portasse il suo nome e che con gli anni ha acquistato maggior prestigio indossata da persone regali come Grace Kelly nel 1956, che la utilizzò per proteggere il suo pancione dai paparazzi.

La Chanel Bag 2.55, modello anni ’80 con  doppia chiusura C,  chiamata così perchè la Grand Dame ha fatto il suo debutto nel 1955. La borsa è stata progettata dalla stessa Coco Chanel, lanciata sul mercato dell’epoca per le donne di alta classe che potevano indossare una borsa a tracolla. Insieme alla bora di grande valore anche i gioielli Chanel: orecchini a clip, collane, bracciali tutto in stile Mademoiselle Chanel: aveva creato questa tipologia digioielli affinchè le donne potessero indossarli nei momenti giornalieri, piuttosto che i soliti diamanti.

Il Foulard Hermès, di seta pura è stato disegnato a mano e progettato e dotato di  27 colori. Per la realizzazione dello stesso ci sono voluti 18 mesi. La prima sciarpa è stat amciata nel 1933 ed è stata subito amata da icone di stile come l’attrice italiana Sophia Loren e Grace Kelly, quest’ultima la rese famosa per averla utilizzata come fascia per il suo braccio rotto. Un valore altissimo.

La Lady Dior – originariamente chiamata Chouchou è stata realizzata nel 1994. E’ stata ribattezzata Lady Dior in onore di colei che l’ha indossata, ovvero la principessa  Diana, che la battezzò come la sua bag preferita indossandola per ogni occasione.

Credits Immagini: farfetch.com

Chopard: l’estate si colora con l’Happy Sport 36 mm

Giugno, luglio e agosto, i mesi caldi dell’estate non potevano che suggerire colori brillanti, decisi e dalla grande personalità. Ed è proprio da qui che Chopard prende ispirazione e si colora d’estate con il modello Happy Sport 36 mm, un orologio da polso con cinturino sostituibile in base al gusto e l’ispirazione del momento.
Dal 1993, Chopard garantisce qualità e originalità in ogni sua creazione dando vita a modelli i cui generi e i diversi materiali utilizzati come l’acciaio e i diamanti, si mescolano tra loro in un connubio perfetto tra eleganza e unicità. L’Happy Sport ne è la conferma: «un orologio dal carattere forte, un’autentica icona di stile. È prezioso, certamente, ma anche sportivo».

Un orologio che si adatta alla pluralità delle situazioni. Chopard ha infatti pensato il suo modello nell’ottica di una customizzazione di questo accessorio e in linea con la filosofia del Do It Yourself, ovvero, di dare la possibilità alle donne di cambiare ogni volta che lo desiderano il cinturino e di poterlo abbinare come vogliono in base al loro guardaroba. L’intero modello si basa, oltre sul cinturino e la sua possibilità di cambiarlo, anche e sopratutto sul colore. È questo il carattere dominante che conferisce personalità a questo modello e lo rende unico nel suo genere.

L’Happy Sport presenta una cassa in acciaio da poter poi abbinare ai cinturini in caucciù; il bianco e il nero sono i due colori consegnati insieme all’orologio. Quasi a rappresentare le basi da cui partire e poter far sbizzarrire la fantasia. Sul retro del cinturino è presente la dicitura “Be Happy” , una sorta di mantra portafortuna sempre “a portata di polso”. Non solo, Chopard si distingue per la sua eleganza anche nei modelli più sportivi come questo, posizionando i noti diamanti mobili che danzano tra i due vetri zaffiro, senza incastonatura, e che si muovono sullo sfondo del quadrante bianco liscio.

Un tocco classico ma dal gusto estremamente contemporaneo. Con il passare del tempo, Chopard rivelerà anche altri nuovi colori in base alle stagioni e alle tendenze dell’anno. E se i colori dell’estate sono il verde acqua, l’azzurro e l’arancio acceso, le future cromie protagoniste dell’Happy Sport 36mm saranno sicuramente in linea con quelle tipiche dell’autunno e dell’inverno che verrà.

 

Credits Immagini: Courtesy of Chopard

Back to the body

Must degli anni ’90, il body torna a far parlare di sé.

Versatile quanto audace, riappare in tutto il suo fascino, declinato in ogni stile: basico per il daywear, ricercato per la sera, abbinato a jeans, shorts, gonne ampie o ultrafascianti. Ottenendo sempre lo stesso effetto: risaltare la femminilità.

Ma gli anni ’90, sono solo il ricordo più recente del body come passepartout. Basti pensare ai costumi di ballerine e ginnaste, a Brigitte Bardot, mentre balla, sventolando la gonna e mostrando il grazioso body nero nella celebre scena di “E Dio creò la donna”  o alla disco dance anni ’70, quando diventa sexy e provocante, indossato da Jane Fonda.

Il body fa parte del guardaroba di ogni epoca. E, dopo essere rimasto per tanto tempo celato sotto giacche e maglioni, esce allo scoperto. Nonostante il pericolo della ‘totale aderenza’, rimane un capo irrinunciabile, nella sua semplicità.

Oggi si rinnova con interpretazioni ricercate, con profonde scollature, total black, luccicante o effetto nude e, must di stagione lace-up, stringato ad altezza del seno.

Le celeb e le influencer di tutto il mondo danno il buon esempio;  tra le pioniere Kim Kardashian (e le sue curve), passando per la sorella Kendall Jenner, Gigi Hadid, Emily Ratajkowski e Chiara Ferragni.

Alternativa ai cropped tops, che hanno affollato le passerelle nelle scorse stagioni, segue il trend dell’haute lingerie. Insieme a reggiseni di materiali preziosi che si svelano da bluse e top, corpetti che perdono la loro funzione pratica e sottovesti da mixare nel daywear, il body ritorna a essere un capo che è un peccato nascondere.

Martina Salvadeo

 

L’ iQOS Embassy Torino ospita la mostra “Heated by Art”

Presso la Casa del Pingone a Torino, l’iQOS Embassy è lieta di ospitare la mostra Heated by Art.

Protagonisti alcuni degli artisti emergenti più interessanti del panorama torinese: Guglielmo Castelli, Stefania Fersini, Edoardo Piermattei e Erik Saglia.

Il titolo del progetto Heated by Art è un richiamo all’innovazione tecnologica che caratterizza il dispositivo elettronico iQOS, un sistema innovativo che rilascia un vapore di tabacco senza bruciarlo, frutto di 15 anni di ricerca e sviluppo del gruppo Philip Morris International.

L’obiettivo dell’iQOS Embassy è voler riconfermare la su attenzione alla sperimentazione e all’innovazione, ospitando nei suoi spazi progetti di ricerca che coinvolgono la creatività contemporanea.

Guglielmo Castelli
-Calmierando il dolore con la speranza si evince che il primo è sopportabile la seconda no (2015, tecnica mista, dimensioni variabili)
-Tiptoe (2015, olio su tela 25×20 cm).

Stefania Fersini
-Ponystep n°4 pag 85, 86 (2013, dittico, olio su tela, 44×34 cm ciascuno)

Edoardo Piermattei
-Senza Titolo (2016, cemento con pigmento su cartongesso e su legno, 270x100x90 cm).

Erik Sagliam
-Senza titolo (2016, vernice spray, scotch di carta, pastelli a cera e resina epossidica su tavola di legno, 200x150x6 cm).

La mostra sarà visibile al pubblico nei giorni di sabato 2, 9, 16 e 23 luglio 2016, dalle ore 14:00 alle 19:00.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

ANTI WORLD TOUR EXPERIENCE

“Un’esperienza live su theauburngirl.com. Una delle nostre collaboratrici, Lisa, ha partecipato al concerto di Rihanna che si è tenuto il 13 luglio a San Siro, Milano e qui  racconta la sua esperienza all’Anti Tour 2016”.

Giornata tremenda dal punto di vista del tempo. Arrivo a San Siro ( metti l’orario) e inizia il diluvio,  ma fortunatamente chi di noi è nel secondo anello è al coperto,  e abbiamo anche una visione stupenda dell’intero palco e di tutti ii maxi schermi posti attorno. E’ impossibile perdere qualcosa del concerto.

Passano le ore, e tutti gli spalti iniziano a riempirsi di persone: sono tantissimi, venuti da tutti Italia per vedere lei, la badgal, Rihanna.

Ad intrattenere il pubblico e aprire lo show ci pensa Dj Mustard, con due ore di un un mix musicale eclettico che spazia dal rnb’ all’hip hop. La folla di persone che stanno sotto il palco, nonostante la pioggia, inizia a ballare, sono tutti scatenati e questo spirito continua anche con l’arrivo del rapper Big Sean, quasi sconosciuto in Italia.

Si inizia a respirare un’aria diversa: il pre show è finito e il pubblico lo sente: c’è chi inizia a incitare il nome di Rihanna, e gli addetti ai lavori iniziano a preparare il palco esterno dove lei entrerà.

All’improvviso, si spengono le luci: è il segnale. Dall’intero stadio sale un boato dato da tutte le migliaia di persone presenti ,e poi parte la base al piano di “Stay”, e lei entra, illuminata dalle luci. Tutta incappucciata mentre sale le scale del palco esterno e inizia il suo show, Rihanna dà il via alle danze. Non sta ferma, si sposta dal palco esterno tramite una pedana mobile, stando a contatto con tutti coloro che si trovano sottostanti.

Tra le canzoni del nuovo album, ci sono pezzi come “Work”, ma non mancano  hit celebri come “Umbrella” o “We found Love”.

Il momento più emozionante arriva quando inizia a cantare “Diamonds”: dallo scenografia scendono bolle di sapone, tutto lo stadio s’illumina e canta con lei, in una girandola di sensazioni indescrivibili.

Era dal 2011 che Rihanna non tornava per un tour in Italia, ammesso da lei stessa  più volte durante il concerto. Ha ringraziato i fans italiani per essere stati così tanti, nonostante la tempesta che si è placata con il suo arrivo portando bel tempo e un bellissimo ricordo di quest’esperienza.  Ma d’altronde lo canta anche lei “ When the sun shine, we shine together”.

 

Lisa Salerno

Credits Immagini: Rihanna Official Facebook  

Cini&Nils rinnova la lampada da interni Gradimi LED

Il brand Cini&Nils presenta la nuova versione LED di Gradimini, la lampada da interni dimmerabile.

Progettata nel 1990 da Franco Bettonica e Mario Melocchi, Gradimini entra ora a fa parte di un percorso di rinnovamento voluto da Luta Bettonica, direttore artistico e designer di Cini&Nils.

Le sorgenti LED sono schermate da un cilindro in vetro borosilicato e smaltato che assolve la funzione di riflettore, diffusore e schermo antiabbagliante.

Gradimini LED è disponibile nelle tipologie da soffitto e da parete e viene prodotto nelle versioni retinato, opalescente e tuttopalescente.

Grazie all’inserimento della sorgente luminosa LED, che può essere in acciaio cromato o nichel satinato, il prodotto vive una nuova vita sostenibile mantenendo però il design intramontabile dei suoi progettisti.

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

AltaRoma: Quattromani e la sua storia d’amore in Sardegna

Una storia d’amore nata sulla via della Paglia. Una strada le cui tracce, rimaste impresse sui campi, uniscono le porte di casa di due innamorati. Una strada da percorrere solo al crepuscolo però, di nascosto e senza farsi vedere da nessuno. E la mattina dopo, disfare tutto perché nessuno possa sapere dell’incontro fugace tra i due amanti. Ma “Sa Bia de sa paggia” in sardo significa anche “via Lattea”, un rimando al cielo stellato testimone delle notti d’amore tra i due giovani.

L’ispirazione nasce proprio da questa strada e prende vita e forma nelle creazioni di Quattromani, il marchio sardo che unisce la Barbagia e la Marmilla, il duo composto dai designer Massimo Noli e Nicola Frau. Da questa storia d’amore sarda Quattromani presenta ad AltaRoma all’ ex Dogana la sua collezione Primavera Estate 2017.

Abiti lunghi, in crepe, leggeri e delicati con intrecci, ma anche top in maglia e lurex alternati alle jumpsuites in popeline di cotone; ampie e impalpabili camicie in abbinato alle pencil skirt in tulle e organza barrè. Un lavoro di ricerca personale e neo-artigianale fanno da sfondo all’omaggio cromatico dei paesaggi sardi durante i mesi estivi. Dai campi dorati delle spighe di grano, al rosso intenso dei papaveri, agli aranci dei coralli fino alle infinite sfumature blu del mare. Tra gli accessori il mini e maxi bauletto, il secchiello e la mini clutch nelle nuances del giallo, rosso, rosa azzurro e nude che presentano particolari lavorazioni dei materiali con intarsi in pelle e ecopelle, in linea con il mood dell’intera collezione.

In passerella, quindi, la Sardegna e la sua tradizione, con la preziosità e i ricami dei tessuti. Ma tutto questo è solo un punto di partenza per i due giovani stilisti. Da qui la regola è: sperimentare. Nei loro abiti rivive la tradizione dell’argia, delle janas e dei miti dell’Isola ma in un modo affatto scontato. Per loro la moda <è una favola, una magia che permette alla donna di sceglier un abito e ritrovarsi in esso>. Ed è per questo che la donna di Quattromani è una donna che è capace di ascoltarsi, e che abbia un forte senso dell’ironia per non prendersi mai troppo sul serio.

 

Credits Immagini: styleandfashion.blogosfere.it

Wear like – 5 step per copiare il look di Rihanna

Si può copiare il look delle star? Quanto è difficile replicare un loro look? Da oggi, su theauburngirl.com, parte una nuova rubrica dedicata al look delle celebs che amiamo. E perché non cominciare con Rihanna, fresca di tour in Italia?

Sopravvivere alle giornate di sole e caldo delle grandi città, rimanendo comode e fresche ma sempre glam, Rihanna opta per un abito lungo (OVS), un cappellino sportivo (New Era) e un bel paio di orecchini a cerchio grande (Accessorizes).

Al mare non si può non indossare il costume intero di Calzedonia, ritornato di moda sulle passerelle e sui corpi delle star, come la mostra la cantante delle Barbados paparazzata in un momento di relax.

Altro must di questa stagione sono i top corti che lasciano la pancia scoperta e Rihanna ne sa qualcosa e li abbina con dei pantaloni a sigaretta neri. Entrambi presenti da H&M.

Per la sera invece si può osare indossando una maxi giacca come vestito come ha fatto la nostra Riri ai British Fashion Award del 2014 in Stella McCarteney, con una giacca di Mango da abbinare a scarpe con il tacco e perché no anche con sneakers.

La prossima stagione il bomber, come quello di Zara, sarà la giacca più gettonata che crea un look più casual se abbinato a dei jeans come quello proposto da Rihanna.

Mix di abiti eleganti e accessori più casual rappresentano appieno il segreto dello stile di una delle cantanti più alla moda del momento.

 

 

Lisa Salerno

Credits Immagini: Rihanna Overdose,Official Websites( OVS, H&M, Zara, Mango Calzedonia, Accesorizes, New Era)

Street Style Blazer, i nuovi modelli per l’Autunno Inverno di Co|Te

Uno scatto degli anni ’70 ritrae una giovanissima e iper-femminile Isabella Rosselini a confronto con il fascino androgino di sua madre, Ingrid Bergman. A questa antinomia si ispira la Collezione Autunno Inverno 2016 di Co|Te, brand italiano frutto della creatività di due giovani stilisti, Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari.

Uno “street style ante litteram” quello delle due attrici, che è stato tradotto nello stile del brand. Valorizzando le opposizioni, nasce una collezione essenziale, armonica, come le geometrie che imita.

Capo icona della prossima stagione il blazer, rubato al guardaroba maschile per essere rivisitato e mettere in risalto la silhouette femminile. Due le versioni, entrambe doppiopetto, dalla forma sciancrata: una in tessuto mikado nella tonalità del rosa antico su cui sboccia un unico fiore stilizzato; l’altra, nelle nuances del rosa, con fiori delicati su sfondo blu polvere.

L’intera collezione gioca sul confronto di due spiriti: linee maschili e femminili, pattern tartan e fantasia floreale, modelli morbidi e volumi geometrici. Ai total look in pizzo, si alternano quelli in felpa, ai cropped pants tinta unita, le gonne printed.

Il brand, nato nel 2010, è amato soprattutto dal mercato giapponese per le stampe che rimandando alle litografie orientali e i suoi capi versatili e minimali che sanno valorizzare la cura dei dettagli, segno distintivo del Made in Italy nel mondo.

Martina Salvadeo

Credits images: Courtesy of Press Office

Rose’s Roses lancia la nuova collezione di scarpe “Al”

Il brand di calzature e accessori “rose’s roses” lancia la nuova collezione di scarpe “Al.

La linea pensata e ideata dalla fondatrice del marchio, Rosa Aiuto, rispecchia a pieno i canoni desiderati.

Femminilità ed eleganza, senza mai dimenticare che le scarpe devono essere comode e qualche volta frivole. E’ questo il mantra di rose’s roses

Le sue collezioni, sempre contemporanee, riportano spesso una particolare attenzione alle forme e ai materiali, curate  nei minimi dettagli rigorosamente “Made in Italy”.

Il marchio, nato nel 1998, vede una Rosa Aiuto giovanissima e pronta a confrontarsi con il mondo del lavoro. Dapprima con Pupi Solari  poi con Henry Beguelin, per il quale crea e segue la produzione della linea di calzature per più di 12 anni collaborando con Rei Kawakubo, Comme des Garcons, Jil Sander, Alberto Biani e Alberta Ferretti… per citarne alcuni.

Lasciata la Henry Beguelin, comincia il suo percorso per Marni dove disegna e segue la realizzazione della prima collezione di calzature “Marni” in collaborazione con Consuelo Castiglioni.

La rose’s roses nel 1998 lancia la sua prima collezione di calzature e accessori ispirate ai colori e alle forme incontrate da Rosa Aiuto nei suoi viaggi, comode “pantofole“ rivisitate per la sera, il mattino, la festa o il passeggio. La prima collezione tutta di Rosa incontra subito il favore del mercato, John Malkovich ordina decine di “pantofole da passeggio” di tutti i colori.
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AGATA: la nuova lampada disegnata da Sovrappensiero per Incipit lab

Il brand Incipit introduce un nuovo protagonista della collezione 2016: la lampada a sospensione AGATA del duo italiano Sovrappensiero.

Lorenzo De Rosa ed Ernesto Iadevaia, founder/designer di Sovrappensiero, realizzano un accessorio luminoso che si presenta sotto forma di un corpo metallico ma mai troppo rigido.

Le forme delicate e i forti contrasti materici fanno sì che la struttura di AGATA disegni il contorno di una forma geometrica pura che regge un paralume in vetro specchiato tramite un elemento in legno dalla forma morbida.

L’originalità e l’estro dell’oggetto traspare attraverso i giochi di luce, il vetro, difatti, nasconde o mostra la fonte luminosa.

La lampada AGATA può essere utilizzata singolarmente ma riesce tuttavia a dar vita a scenografie grafiche sospese, quando utilizzata a grappoli, anche grazie alle diverse tonalità di colore.

Dimensioni: Ellisse cm 15x15x80 – Cerchio cm 43x15x66

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Paris Haute Couture 2016: Vauthier, Armani Privé, Mabille e Aouadi

Alexandre Vauthier e il suo “military haute couture”. La fantasia militare è, infatti, il leitmotiv dell’intera collezione, dal verde alle sfumature del marrone alternate al bianco e nero. La donna di Vauthier è una donna carismatica e i capi da lui disegnati hanno sicuramente un taglio deciso, dai pantaloni abbinati alle camicie un po’ abbondanti e legate in vita da lunghe cinture forate, a larghe fasce in tessuto annodate che risaltano i minidress in piume, per poi arrivare ai longdress avvolgenti e dai profondi spacchi laterali. Accostamenti forti ma di grande effetto.

Armani Privé, al contrario, con il suo inconfondibile stile propone una donna più classica e sofisticata, preferendo le nuances del ghiaccio, argento, celeste alternate al bianco e nero. Soprabiti dalle linee spigolose, pantaloni morbidi e avvolgenti, e la cura dei dettagli e degli accessori come gli occhiali da sole tondi e gli orecchini pendenti, conferiscono quell’atmosfera eterea all’intera collezione. Particolare attenzione anche nella scelta delle fantasie, dal pois al tartan e al pied de poul, sempre nei toni del bianco e nero e di dimensioni rivisitate.

Dai toni del celeste per poi spostarsi a cromie più pastello come il giallo, il rosa antico e lilla, parte Alexis Mabille, che gioca con i contrasti, proponendo i suoi longdress avvolti in vita da una simil giacca di taglio maschile. Una mescolanza di generi proposta per l’Haute couture, quasi volta a sdoganare quella che è la classica idea di abito da sera. I tessuti lucidi danno risalto alle forme decise degli abiti, alcuni accompagnati da voilè e tulle nei punti vita e al di sopra del décolleté o, ancora, con delle piccole mantelle pensate come dei mini strascichi che insieme ai corpetti finemente ricamati danno risalto alla silhouette.

Aouadi, al contrario, fa della sua collezione una sintesi tra l’Oriente e l’Occidente utilizzando i paesaggi di Douanier Rouseau rivistati grazie all’effetto di kaleidoscopi. Le linee degli abiti sono estremamente avvolgenti con giustapposizioni di ricami classici  e orientaleggianti ai diversi materiali più moderni che accentuano il contrasto: colori decisi come il verde, il rosso e il blu metallico che ricordano un po’ l’effetto 3D, grazie anche all’uso di tessuti come la seta e il satin. Interessante anche la sua prima collaborazione per quanto riguarda le calzature con Francesco Russo, che ha proposto un modello di sandalo da sposa, arricchito da una suola in pelle bianca e applicazioni di perline, da indossare con dei gambaletti bianchi.

 

Immagini: Vogue.uk

Paris Haute Couture: Francesco Scognamiglio, Vetements, Atelier Versace, Schiaparelli

La settimana dell’Haute Couture parigina per le collezioni autunno/inverno 2016-17 vede il debutto di Francesco Scognamiglio che ha dedicato la sua collezione alla sua città natale, Napoli, ma vi è anche un senso religioso nella collezione – racconta Francesco – “Le facce velate dai pizzi di certe modelle sono il mio ricordo dell’infanzia e della devozione delle donne alla Madonna di Pompei“. Ricami di fiori, vestiti di pizzo d’oro che rivelano ogni bellezza del corpo femminile.

Vetements, brand con a capo Demna Gvsalia, continua la sua esplorazione di una bruttezza “cool”: Chi dice che ciò che è brutto non è bello ? Lo stilista guarda alla strada per ispirarsi, mescola tacchi e tuta proponendoli in colori sgargianti come il blu, il giallo e viola. Biglietto da visita del brand: giacche vistosamente oversize, camicie allacciate alla rinfusa e portate per metà sotto e metà sopra i pantaloni ampi e spesso informi

Atelier Versace guarda al passato con i drappeggi che richiamo Charles Worth ma con un occhio al futuro: scompone, assembla e ricompone le sue creazioni grazie a tagli sapienti, drappeggi inaspettati e volumi sorprendenti. Propone anche dei cappotti arricchiti da Swarovski.

Bertrand Guyon, diretto creativo della maison Schiaparelli dall’aprile 2015, illumina l’Haute Couture parigina. Il designer è ripartito dalla collezione Circus del 1938: il circo come metafora della vita esplode nei ricami degli abiti da sera, le giacche s’inondano di colori con le fiere ma anche con i clown, i lucchetti e le stelle, il sole e le tigri.

Ha spiegato Bertrand Guyon: “Mi sento onorato di far parte di Schiaparelli oggi e sviluppare ulteriormente le idee della Maison, nel rispetto della sua eredità e tradizione.” Visione contemporanea di un marchio storico che è sempre stato d’avanguardia.

Due giornate della moda piene di sorprese. Visioni futuristiche con richiami al passato.

 

Lisa Salerno

Credits Immagini: FashionMag, Marieclaire

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