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Dior VIII Grand Bal Plume – Chinese New Year edition

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Dior celebra il nuovo anno Cinese e decide di farlo con qualcosa di speciale.

Per l’anno del Gallo, la maison francese ha creato una speciale edizione limitata del Dior VIII Grand Bal Plume. Combinando tutta la maestria dell’alta orologeria e il glamour dell’Haute Couture, il Dior VIII Grand Bal ha un cinturino in pelle rossa di coccodrillo e una cassa d’acciaio, il quadrante è impreziosito da piume bianche che rimandano al twirling di un abito da ballo, grazie anche ad un movimento automatico esclusivo, il Dior Inversé 11½. Il fondo del quadrante è in oro giallo che degrada verso il rosso, mentre piccoli diamanti sono incastonati tutto intorno al quadrante.

Dior VIII Grand Bal Plume – Chinese New Year edition sono realizzati in solo ottantotto pezzi esclusivi, disponibili sul sito del brand. Un modo extra lusso di festeggiare un nuovo inizio.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

LE DANGEROUGE – un successo italiano

Francesca Zambito, creatice del brand Le Dangerouge, presenta con un video speciale le sue creazioni , fatte di lavoro e passione che hanno dato vita al suo brand. Brand che già da tempo ha conquistato la simpatia di numerose celebrities come Nina Zilli ed Irina Shayk.

Diretto da Alex Caroppi, nel video vediamo la designer concentrata nel suo lavoro creativo dove l’artigianalità è alla base delle creazioni e dell’ispirazione di Le Dangerouge. La musica è stata realizzata da Gigi Traverso e accompagna la sequenza delle immagini, fino a diventare incalzante quando l’attenzione si sposta sulla vera protagonista: la“catena”, simbolo e marchio identificativo del brand,oggi noto e riconoscibile dagli appassionati di moda di tutto il mondo,

La catena firma ogni creazione Le Dangerouge e diventa leit motiv, quasi ossessivo, della seconda parte del video con due giovani attori, Costante Campanino e Caroline Frola, che esprimono tutta l’energia e la positività del brand made in Italy. L’idea stilistica della catena vanta numerose imitazioni, ma solo Le Dangerouge è l’originale.

Maria Grazia Pitrelli

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

Il romanticismo ribelle di Blumarine per la SS2017

Apre oggi i battenti la Milano Moda Donna e in attesa di vedere la collezione autunnale di Blumarine, il brand italiano svela la sua nuova campagna pubblicitaria per la Spring Summer 2017.

Scattata da Luigi & Iango presso gli Spring Studios di New York, la campagna vede protagonista la modella Sara Sampaio, scelta per la sua capacità di incarnare tutta la delicata e sofisticata sensualità della collezione. E non solo. La campagna sottolinea il mood dell’intera linea e del brand, mettendo in luce tutta la sicurezza e l’indipendenza della donna moderna, cosmopolita, che affronta sicura la vita, ma non per questo tralascia la sua delicatezza e grazia. Queste due caratteristiche fanno si che il romanticismo del brand si incanali in una forma di sensualità carnale ma riflessiva.

Realizzati su uno sfondo color terra e in un’atmosfera asciutta, la campagna Blumarine si contraddistingue per il suo immediato realismo. Non perdetevi il video della campagna qui.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=6x-hGVYh3Bs

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

LFW e NYFW: gli In&Out dello street style

E’ arrivato il momento di tirare le somme e cominciare a stilare un bilancio di quello che ci è piaciuto e quello che proprio non volevamo vedere, indossato dagli street- styler di Londra e New York, durante le Fashion Weeks.

Perché, si sa, la moda non è solo quella dello show, anzi, le tendenze più in voga sono quelle che si concretizzano indossate da blogger, giornalisti e fashion addicted, in giro per strade e locali. Sebbene il mood dominante sia sporty- luxury, con felpe e sneakers come grandi protagoniste, anche nelle occasioni importanti, voglio spezzare una lancia a favore di un capo, che sta dall’altro lato della barricata: il cappotto.

Lungo, spesso lunghissimo, è stato lui l’altra grande new entry, abbinato anche alle famigerate felpe, non è mancato in nessun look. Si tratta di un capo che, ormai svincolato dal vecchio cliché, che lo legava solo a capi elegantissimi, è stato riproposto come passepartout, indossato sia con abitini e stivali, sia con jeans e sweaters, denim delavè e strappati, maglioni e maxipull. Pollice in alto anche per il definitivo ritorno del chiodo, anche imbottito per arginare il freddo, del tacco largo e delle punte quadrate, dei look comodi e un po’ underground.

Ma, come di consueto, qualche eccesso non è mancato, trasformandosi in una vera e propria caduta di stile. Bocciatissime le comode, ma altrettanto inadatte, ciabatte modello clogs, anche nella versione luxury con pietre. Resteranno, sempre e comunque, un capo da uso domestico. Le seguono a ruota i jeans eccessivamente strappati, tanto da lasciare le gambe completamente nude, i piumini extralarge, e le giacche indossate con una spalla scoperta: l’effetto non è chic, ma sembrano, semplicemente, un capo mal indossato.

Potete vedere questo, e molto altro nella gallery.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Elle, Grazia IT

 

Best Dressed Of The Week

In attesa degli Oscar, i red carpet si spostano in Europa e così anche il Best Dressed Of The Week.

Tra i film presentati, tiene banco The Lost City Of Z, che annovera tra i suoi protagonisti Charlie Hunmann, e il duo britannico Sienna Miller e Robert Pattinson. E proprio questi ultimi due catturano i flash. Se Pattinson conquista nei suoi completi firmati Dior Homme ( di cui è volto) alla Berlinale, la Miller seduce con giochi di trasparenze del suo Dior a Berlino, mentre  punta sul fascino di un look total white alla premiere londinese del film.

Protagonista del red carpet è anche Blake Lively, che dopo aver conquistato i front row delle sfilate newyorkesi, domina  all’evento di L’Oreal Paris, di cui è volto e Ambassador, nel suo romanticissimo abito firmato SemSem.

Scoprite questi e molti altri look, ora nella Gallery.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Vogue UK

London Fashion Week – Highlights Day 3

Una domenica impegnativa per la moda londinese, dove molti grandi nomi sono scesi in passerella.

Nessuno tradisce i trend presentati nei primi due giorni ma si aggiunge un ulteriore tocco più glam e cosmopolita. Per il giorno si punta su una eleganza semplice, pratica, dove il colore rompe la monotonia di classici completi pantalone ( Margareth Howell),il color blocking vivacizza abiti dai tagli asimmetrici con e senza maniche (Roland Mouret) le silhouette assumono un mood sportivo per pantaloni e maglia, maglioni con stelle ricamate in rilievo e abiti dalle linee drappeggiate ed ampi tagli laterali (TOGA), il denim è il passpartout ed reso chic da dettagli e giacche (MM6 Maison Margiela).

In questi tempi incerti, qualcuno volge lo sguardo al passato, con atmosfere e design dal sapore vintage, grazie a cappotti e abiti quadrettati old style, abiti in seta svolazzanti e inusuali abiti crochet colorati (Mulberry England), altri mixano stampe quadrettati e stampe floreali su camice con ruches  nei colletti e nei polsini e persino negli scolli di abiti leggerissimi (Preen by Thornton Bragazzi).

Altri grandi must dalla passerelle sono le pellicce e la pelle. C’è chi usa le prime come pannelli in rilievo di giacchine corte e cappotti abbinati a short metallici, il tutto contornato da dettagli di cuori e catene glitterate per le borse (Anya Hindmarch), chi li impiega come maniche di giacche dalle spalle ampie, come colli per completi giacca/pantalone e dettagli per mini abiti dalle stampe cattura sguardo per il loro effetto luccicante e optical ( Mary Katrantzou), e chi le reinterreta in maniera giocosa e colorata per cappotti oversize che nascondono abiti dai colori vivaci (Topshop Unique).

La pelle trova spazio per la sera, per gli eventi mondani, e diventa raffinata per mini dress dall’orlo asimmetrico in pelliccia e abiti con profondi scolli a V (David Koma), mentre altri la reinterpretano in chiave più rock and roll per giacche imbottite, gonne lucide dagli ampi spacchi e shorts da biker (Versus Versace). Ma per le amanti del glam più tradizionale non c’è da preoccuparsi: abiti scintillanti che scivolano morbidamente lungo il corpo sono il loro must have di stagione, alcuni portabili anche con camice di seta sotto (Temperley London).

L’importante è sapere con quale sfaccettatura della moda si vuole giocare e, soprattutto, dove si sta andando.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

London Fashion Week – Highlights del Day 2

Il secondo giorno della London Fashion Week mette a fuoco un trend per la prossima stagione: le stampe floreali.

Per citare Miranda Priesley, protagonista del Diavolo veste Prada, “fiori a primavera? Originale”. Gli stilisti quindi decidono di rendere più dolce la prossima stagione fredda e rivestono i lori capi di fiori: c’è chi li applica su cappotti dal mood militare e abiti aristocratici con dettagli di pelliccia (Simone Rocha), chi opta per maxi dress vintage trasparenti ( Emilia Wickstead), chi propende per stampe più tropical su abiti lunghi, gonnelloni abbinati a gilet immacolati (Markus Lupfer), chi come Mimi Wade riveste abiti sottoveste, con rouches che li rendono frou frou ( Fashion East).

Ma le stampe floreali non sempre sono sinonimo di romanticismo. C’è chi li interpreta in maniera più gioiosa, reinterpretandoli ad abiti che sembrano usciti dal mondo di Barbie e Hello Kitty, con dettagli di perle, catene e pellicce colroate (Ryan Lo).

A spezzare il mood floreale, ci pensano abiti sexy, glam e scintillanti, adatti per il red carpet, con tagli in vita e spacchi vertiginosi (Julien Macdonald), eleganti abiti da giorno e da sera dal mood rilassato abbinati a slippers ( Jasper Conran), maglie lunghe indossate come mini dress che scivolano morbidamente sul corpo in tessuti metallici, così come i dettagli delle bluse e delle gonne  (J.W.Anderson), camice a righe, destrutturate e asimmetriche (palmer//harding), passando infine per mix and match di felpe e gonne ampie in tulle colorato (Molly Goddard) e austeri completi pantalone, abbinati ad ampie pellicce o cappotti oversize in tessuti lucidi, ma tutto all’insegna del dark (Gareth Pugh).

Per tutti gli stili e gusti, anche quelli più incontentabili.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

Credits Video: BFC Youtube Official

Al via la London Fashion Week

La London Fashion Week ha preso ufficialmente. Dopo due anni passati al Brewer Street Car Park di Soho, la moda londinese torna nello Strand.

Molti i trend visti nel primo giorno, ma su tutto domina un senso di rilassatezza. Chi ha detto che di inverno si deve rinunciare ai trend della moda in nome del comfort? I designer inglesi scendono in campo e propongono maglioni indossati  come cappe su una sola spalla, cappotti oversize su pantaloni ampi abbinati a comode ed immacolate sneakers ( Eudon Choi), tailleur pantalone per lui e per lei in calda lana, bluse trasparenti del colore della notte abbinate a gonne al ginocchio (Teatum Jones).

Altri interpretano questo senso di comfort con spirito, stampando dettagli di personaggi dei cartoni sulle felpe, scamiciati coloratissimi e miniabiti dove le stampe animalier si incontrano/scontrano con quelle geometriche (Fyodor Golan).

Lo spirito urban è un altro grande protagonista, e se per alcuni lo si sposa ad uno stile country, con cappelli da cowboy, camicie e gonne a quadri, e a  tshirt e abiti con sopra slogan a favore del Pianeta (Ashley Williams), molto attuale, per altri assume più le caratteristiche gypsie, tra stampe floreali su cappotti e miniabiti svolazzanti, mantelle quadrettate mixate a skinny pantaloni al ginocchio attraversati da sottili righe (DAKS London). Per gli amanti del folk dal retrogusto romantico, spazio ad abitini dal mood vintage abbinati a cappellini old style, in una girandola di tulle (Bora Aksu).

Non manca certo l’anima festaiola, siamo pur sempre a Londra, spazio quindi a colori brillanti che si riversano su mini abiti a rete, giochi di trasparenze su corpetti intrecciati di mini abiti effervescenti, gonne e top ricoperti di fruscianti frange colorate (Mark Fast, che ritorna a sfilare dopo qualche anno), ad abiti trasparenti tempestati di dettagli luminosi e preziosi, camice di seta dalle ampie scollature indossati sopra leggins dai colori laminati (Paul Costelloe).

Si preannuncia un weekend interessante lungo le rive del Tamigi.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

Credis Video: BFC

Best Dressed Of The Week

Il Best Dressed Of The Week si sdoppia e vola al di quà e al di là dell’Oceano Atlantico.

Si sono svolti ieri i Bafta e i Grammy Awards. I primi si sono svolti in una fredda domenica londinese alla Royal Albert Hall, dove un’elegante Emma Stone in Chanel come da copione vince il Bafta come Miglior Attrice, mentre Case Affleck strappa meritatamente il premio a Ryan Gosling ( per conoscere tutti i vincitori cliccate su Bafta Awarrds 2017 – The Winners). Emily Blunt e la Duchessa di Cambridge optano per due floreali Alexander McQueen, Michelle Williams per un luccicante Louis Vuitton, mentre Sophie Turner colpisce per la sensualità del suo Vuitton.

Dall’altra parte dell’Oceano, allo Staples Center di Los Angeles sono andati in scena i Grammy. Condotti dal comico britannico James Corden, conduttore del Carpool Karaoke, i Grammy hanno visto il trionfo di Adele, in Givenchy Haute Couture: la cantante britannica ha dato vita ad un simpatico siparietto quando ha accettato il premio come Miglior Album dell’Anno, dichiarando di non poterlo accettare perchè spettava all’americana Beyoncè e rompendo il Grammy per dividerlo con l’artista. La serata ha visto numerose performance, dall’omaggio allo scomparso George Michael, a quella di Beyoncè, Bruno Mars, Lady Gaga con i Metallica, per citarne alcune ( per scoprire tutti i vincitori cliccate su Grammy Awards 2017 – The Winners).

Per scoprire tutti i look dei vincitori e non, non perdetevi la Gallery.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Harper’s Bazaar UK

Il ritorno di Makers House

E’ di pochi giorni fa l’annuncio che Burberry e Henry Moore Foundation inaugureranno una mostra eccezionale presso Makers House.

La mostra celebrerà la February Collection 2017, l’opera e il processo creativo dell’artista che l’ha ispirata e darà l’opportunità ai visitatori di esplorare e conoscere i metodi di lavoro di Moore, l’evoluzione delle sue idee iconiche sulla scultura in un’ambientazione intima nel cuore di Londra. La mostra sarà visitabile con accesso libero dal 21 al 27 Febbraio e conterrà una mostra di oltre 40 sculture di Moore, bronzi monumentali, modelli di lavoro, disegni e maquette, fra le quali ‘Mother and Child: Block Seat’ (1983-1984), ‘Draped Reclining Mother and Baby’ (1983) e ‘Torso with Point’ (1967), la collezione February Collection 2017 da uomo e da donna e un programma di laboratori, eventi e performance acustiche.

Inoltre, per tale occasione, Burberry svela anche due look della prossima collezione con una  speciale campagna. Girata presso gli Henry Moore Studios & Gardens, nello Hertfordshire, la campagna Burberry è stata realizzata dal fotografo inglese Josh Olins ed ha un cast di modelli e modelle emergenti come Nora Attal, Jess Cole, Maya Gunn, Sophie Hamilton, Ella King, Tamara Long, e acnora Elfie Reigate, Amber Witcomb, Myles Dominique, Tom Fool, Alex K, Henry Kitcher e Tom Walmsle. La nuova collezione è ispirata alle opere di Moore, e il brand britannico ha lavorato a stretto contatto con la Henry Moore Foundation per questo, i modelli sono stati fotografati nel nel giardino della Fondazione, con la scultura di Moore ‘Sheep Piece’ (1971-1972) e una ricreazione del ‘Plastic Studio’ .

La campagna sarà lanciata globalmente ed interamente dopo la sfilata di Febbraio e sarà visibile fino ad Agosto. Il countdown ha inizio.

https://www.youtube.com/watch?v=7LwdR7fx1gQ&feature=youtu.be

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

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