Elisa Ricci [metaslider id=32033]
Si è da poco conclusa la Tblisi Fashion Week, l’appuntamento con la moda dell’est che ha già conquistato tutti gli addetti ai lavori, e non solo…
Si, perché quello che si è visto sulle passerelle della Georgia è il frutto di un meraviglioso melting pot culturale, dell’incontro tra Russia, Turchia e Armenia, è il risultato del mix di tradizioni e fascino, che vengono da quella che anticamente era considerata la terra di mezzo.
La settimana è stata inaugurata dall’opening del negozio della giovanissima Mariam Gvasalia, designer appena ventiseienne che, dopo sole sei collezioni, ha già stregato la stampa internazionale.
E lo ha fatto, non solo, con i suoi abiti animalier, ma anche con le sue linee di borse e scarpe, assolutamente originali.
Ma il suo non è l’unico nome di rilievo dell’evento.
Il pubblico delle sfilate, ha avuto dei gran capogiri, in bilico tra la passerella di Lasha Jokhadze, con i suoi abiti che mixano classic-chic e moderno, e quella di Ani Datukishvili, regina del minimal e dell’etnico, fino alla sensuale collezione di Sayya, marchio della stilista Luba Makarenko, che sostiene la libertà delle donne, anche nell’abbigliamento.
C’è stato anche un tocco d’Italia, emerso nel catwalk di Mia Pailodze, georgiana residente a Palermo, che si è ispirata sia alla nostra cultura, sia a quella del suo paese d’origine.
L’eleganza, poi, non è mai mancata, dalla linea di abiti e cappotti di Zlatotsveta Petrova, a quella di Elenny, distintasi per la grande abilità nel coniugare colori e materiali differenti.
La Tbilisi Fashion Week è l’espressione di un fashion system nazionale che ha tanta voglia d’emergere, di designers che desiderano fortemente esprimere le proprie idee.
Ne è simbolo la linea di accessori firmata Ethere, giovanissimo brand, esistente da solo un anno, che ha comunque partecipato, sfilando con gli altri.
Insomma, pare che adesso le settimane della moda di Londra, Parigi, Milano e New York, avranno un’altra degna compagna.
Credits Immagini: Elleit
